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Casetta con laghetto dei cigni

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Guardare la vita con la fantasia nel cuore.

LA FANCIULLA E IL MONDO ESCAPE='HTML'

Fatina che balla sul fungo

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Il vecchio saggio e la fata del bosco

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Ho prestato al mare tutti i miei pensieri...

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Guardare un paesaggio irreale e sognare.

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LA FATA E I SUOI INCANTESIMI

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MORRIGAN LA REGINA DELLE FATE

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LA CASCATA E L' ARCOBALENO

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LO GNOMO TIMOTEO IL SAGGIO DEL VILLAGGIO

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RACCONTO FANTASY " IL BOSCO INCANTATO"

                IL BOSCO INCANTATO

La vita…è come una  cifra ricamata su una tovaglia di lino. la guardiamo , è bella, ma se giriamo sul rovescio ci sono molti fili intrecciati, dobbiamo solo guardare con il cuore e con la mente allora vedremo il disegno della nostra esistenza.
La visione della vita   è come un  libro da sfogliare,  è lì che troviamo insieme agli avvenimenti dei giorni che passano, la fantasia per colorare i nostri giorni.
Ognuno ha il suo Paese della Fantasia, il mio vive nel Bosco Incantato ed è popolato di gnomi fate e incantesimi
Mi sono inoltrata nel bosco, per riposarmi ho appoggiato la testa su un guanciale di pietra ricoperto di muschio fresco che mi ha dato la sensazione del velluto.
Ho chiuso gli occhi…e come per magia la mia fantasia ha volato…
E’ bellissimo il bosco,  un miracolo della natura, con le sue molteplici quantità di piante, le foglie con le sfumature del verde tutte diverse hanno frastagliato la mia iride,  i viottoli scoscesi mi sono apparsi misteriosi come un labirinto.
Un leggero soffio di vento ha scompigliato i miei capelli, ed ha mischiato le carte della mia fantasia, con delle immagini poi ha sfiorato le fronde degli alberi accarezzandole , il sole che filtra fra i rami  illumina questo luogo di quiete  gettando i suoi fili di luce sugli aghi di abete che riposano sulla terra.
Ho incorporato nella mente l’odore della pioggia appena caduta, ho aspirato il profumo del bosco, ho visto i colori dei fiori selvatici, ho visto le  piante che circondavano gli alberi, ho sentito il fruscio degli animali che correvano a nascondersi, il frullio degli uccellini che cinguettavano, e se guardo con gli occhi della fantasia vedrò anche la vita dei suoi piccoli abitanti….
Un fruscio fatto di piccoli rumori mi ha fatto avvicinare e con mio grande stupore ho visto un piccolo paese vivente: con gnomi, elfi e deliziose fate, uno spettacolo bellissimo..tutto piccolo, tutto così perfetto:  il loro modo di vivere la vita, ogni gnomo la sua mansione e il suo mestiere, ogni elfo le sue pratiche divinatorie, ogni fata la sua bacchetta magica.
Le piccole case con i davanzali pieni di fiori di tutte le specie il pozzo magico, le strade con le fontane, completavano questo quadro colorato.
Gli gnomi e gli elfi mi hanno accolto con grande gentilezza e mi hanno donato un fascio di fiori e piante,  una brocca di cristallo piena di acqua, un piccolo abete, un barattolo di vetro pieno di sassolini argentati, un bastone di legno, una ciotola di terracotta ed una piccola capanna illuminata da una stella.
Lo gnomo più anziano del villaggio presentandosi mi ha detto di chiamarsi Timoteo e ha iniziato a parlarmi: 
”Tu sei un essere umano, e non sai che ogni oggetto che ti abbiamo donato ha  un significato molto importante per il nostro popolo.
Faremo per te anche una magia per fare in modo che al tuo risveglio possa ricordare tutto di questa avventura di fantasia solo così potrai ricordare sempre il nostro mondo.
Il significato della brocca di cristallo piena di acqua è la VITA
Ora ti spiegherò il significato delle piante e fiori che ti abbiamo donato

Le bacche, le ghiande, le pine rappresentano  LA NATURA.
La spiga di grano, rappresenta IL CIBO E L’UNIONE DELLA FAMIGLIA.
Il ramo di ulivo è                 IL SIMBOLO DELLA PACE.
L’alloro                                 IL RICONOSCIMENTO DI UN GRANDE ONORE.
L’ortica                                 LA CONSAPEVOLEZZA DELLA VITA.
Il giglio                               LA PUREZZA DEI PENSIERI E DELLE PAROLE.
Il vischio                             LA FORTUNA.
La rosa rappresenta           LA GIOIA PER IL SUO PROFUMO
                                            IL DOLORE PER LE SUE SPINE

Insieme all’amore  all’odio, alla cattiveria  alla bontà, all’indifferenza  alla comprensione, alla vita e alla morte, tutte fanno parte dell’esistenza di ogni essere vivente”
Ero molto emozionata per questo dialogo così magico quando da  un angolo del bosco incantato è spuntato un cavallo bianco, da dove  è scesa una bellissima fata, le sue ali erano dorate e trasparenti, sembravano di tulle come il  velo di una sposa, il suo lungo abito  con dei ricami arabescati in oro, era coperto da un mantello trapuntato di lucciole, che svolazzando mandavano strani bagliori intermittenti.
La sua bacchetta era adornata con piccole stelle lucenti.
Con le sue piccole mani mi ha donato un cofanetto di legno, impreziosito da piccole perle e con voce dolcissima mi ha sussurrato:

” IO SONO MORRIGAN,  la fata della bontà e Regina delle fate, questo cofanetto contiene LA NEVE come segno di purezza contro le malvagità, capirai da sola quando adoperarla.
Ti è stato consegnato un piccolo abete ed una piccola capanna, sono il simbolo della Famiglia e del Natale, fai in modo che in tutte le case venga fatto l’albero e il presepio, i sassolini argentati, che sono nel barattolo di vetro sono da posare nei giardini e nelle strade per rendere la vita più luminosa,  la stella che è nella capanna servirà per illuminare i cuori e renderli più gentili e altruisti.
Ora dimmi, che cosa vedi nella brocca di cristallo piena di acqua? “
Stringendo con attenzione la brocca di cristallo ho iniziato a guardarci dentro e lo scenario è cambiato,  di fronte a me una grande cascata, e in fondo un grande lago, come per incanto l’acqua, saltando da altissimi gradini di pietra, gettava nel lago i suoi spruzzi che formavano miriadi di colori che risalendo verso il cielo formavano un grande arcobaleno.
Ero affascinata da questo spettacolo, quando  ho sentito una voce forte e possente,   era la cascata che mi stava parlando..
“ASCOLTA io sono la sorgente della vita,  sono io che  insieme ai raggi del sole faccio vivere tutto ciò che è stato creato fate buon uso di questo bene tanto prezioso.”
La Fata mi parlava con dolcezza:
“Cara…hai sentito la voce della cascata, ora nei riflessi del lago, vedrai  i  prati verdi, i maestosi alberi, il bianco della luna, il blù della notte, l’argento delle stelle, il grigio dei pensieri tristi, il rosa dei ricordi felici..
Apri tutti i cassettini della memoria, e guardati intorno, un fiore appena sbocciato, il profumo della primavera, le nuvole dorate, i nidi dei passerotti sui rami degli alberi, uno scoiattolo che corre.
Negli strani abiti e cappellini colorati degli gnomi, rivedrai tutte le sfumature dei colori della natura. fai attenzione, quando vedi un fungo nel bosco non calpestarlo, sotto potrebbe esserci un gnomo che fa un pisolino…
Non dimenticare mai i rumori di questo luogo, e la vita che c’è in esso, ti serviranno come ricordi quando le tue gambe stanche non potranno camminare, quando i tuoi occhi si veleranno, quando i dolori ghermiranno il tuo corpo, allora in silenzio, con il potere della mente, ricorderai l’acqua che scorre, il cinguettio degli uccelli, il verde degli alberi, l’arcobaleno che solca il cielo, e la tua viva fantasia rivedrà il mondo degli gnomi, dei folletti, degli elfi, delle fate”
Ti è stato dato un bastone ed una ciotola di terracotta, che uso pensi di farne?
Ho risposto così alla Fata Morrigan

“LA CIOTOLA di terracotta
mi servirà  per placare la mia sete ogni volta che vedrò una fontana
mi servirà- per porgere da bere ai bambini, e agli anziani soli e tristi
per dissetare i malati nei loro letti di ospedale
per spengere la sete dei popoli che non hanno la fortuna di avere l’acqua
per le persone che  non avranno la forza di reggere un bicchiere,
per dissetare i contadini che lavorano la terra sotto il sole cocente,
per annaffiare i fiori che stanno per perdere la vita
per lavare le ferite del corpo e della mente
per placare le ansie e le sofferenze del mio cuore.
Inoltre ogni volta che vedrò un corso d’acqua,
Getterò 10 gocce di questo liquido prezioso e magico, nei mari e nei fiumi inquinati, resi così dall’indifferenza del genere umano così finalmente i pesci torneranno a respirare come una volta.

IL BASTONE di legno mi servirà come sostegno per camminare.
Vedrà tanti luoghi e tante persone, ascolterà storie tristi e belle, io farò una tacca per ogni  storia, una tacca per ogni luogo.
Questo bastone sarà il mio grande amico, parlerò con lui durante il viaggio, mi aiuterà a spostare i sassi che ostacoleranno il cammino, mi aiuterà ad allontanare qualche animale molesto.
Mi aiuterà a superare colline e montagne dandomi il suo appoggio, mi  consolerà quando sfinita dalla stanchezza, appoggerò la mia testa a lui e mi renderà il vigore per iniziare a camminare di nuovo.
Finita la mia missione, lo pianterò in questo bosco, con il tempo  diventerà un grande albero, ai suoi piedi metterò la ciotola i fiori e i  sassolini, nessuno  toccherà o toglierà niente, perché le gocce di rugiada che cadranno,  unite insieme, formeranno una grande cupola trasparente che non svanirà mai, nemmeno con i giorni e le stagioni che passeranno, fino alla fine dei tempi.
Le generazioni di persone che passeranno capiranno il significato di questo luogo magico, tutti gli occhi che guarderanno con la fantasia e il sorriso nel cuore  trasformeranno lo spazio, in una immensa distesa di fiori e di sassolini luminosi, voi abitanti del bosco sarete felici, di vedere tanta bellezza sulla vostra terra, il cofanetto  che mi hai dato , una sera lo metterò sul davanzale insieme ad un fiore rosa ed una candela accesa, la mattina voglio svegliarmi e vedere tutto il paesaggio  bianco, la coltre di neve avrà coperto tutte le cattive azioni del genere umano.”

“ Hai in mente un grande progetto, mi ha detto la fata,   tutti ti sorrideranno quando berranno l’acqua dalla ciotola, perché ha il potere di diffondere una luce che illumina l’anima, io gli gnomi e gli elfi siamo felici di averti conosciuta, ma come ti chiami ? “
“ Anche io sono felice di aver conosciuto il vostro mondo fatato, mi chiamo Maria Luisa in segno di saluto, porgimi la tua piccola mano Regina delle fate io sono un semplice e umile essere umano.”

La Fata Morrigan  come ali di farfalla, con un leggera carezza mi ha sfiorato il volto,   sorridendo si è incamminata lentamente lungo i sentieri del bosco, ha ripreso il suo cavallo bianco, io seguivo la sua minuscola figura, fino a che..di lei è rimasto solo un puntino che si muoveva fra i sentieri del bosco, sentivo in lontananza soltanto il trotterellare del suo cavallo.

Ho alzato la testa dal mio guanciale di pietra, dal muschio emanava ancora il calore del mio corpo, ho sorriso ad uno scoiattolo che è corso nella sua tana, guardando il bosco e la natura, la mia mente è stata attraversata da pensieri meravigliosi.
Ho guardato il cielo, i raggi lucenti del sole e l’ombra dei grandi alberi. Queste sono le visioni, che colorano il libro della mia vita quando guardo le meraviglie dell’universo con gli occhi della fantasia.

                                                                                                 Maria Luisa Seghi


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LA FATA DEI FIORI

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LA FATA DELLA NOTTE

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LA FATA DEL BOSCO

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Con la fantasia si può ammirare delle piccole fate

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Si può spaziare nella fantasia anche sfiorando della carta velina per origami.

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Con la fantasia si può sfiorare un campo di papaveri

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